Dalle origini al ‘500
La nascita dell’abitato di Gargallo si fa risalire al II secolo a.C. E’ forse il borgo più antico della zona, di sicuro antecedente anche alla pur più importante Borgomanero. Ciò è dovuto al fatto che la posizione e la conformazione del territorio su cui sorse Gargallo offrivano più sicuro rifugio a chi volesse stanziarsi in esso senza essere disturbato da continue incursioni di eserciti portatori di distruzioni e razzie.
Per contro questa posizione non favorì nelle epoche successive, a causa della relativa distanza dalle vie di comunicazione più importanti, quello sviluppo che invece ebbero gli altri paesi vicini (Borgomanero e Gozzano in testa ma anche il vicino Soriso).
Attirate dalla sicurezza che il posto offriva, prima una, poi alcune altre famiglie si sarebbero stanziate in questo fazzoletto di terra e nelle zone limitrofe (le attuali frazioni) per dissodare il terreno, allevare animali e vivere in tranquillità .
In virtù di queste sue caratteristiche l’abitato di Gargallo fu sempre dipendente, dal punto di vista politico, giuridico e religioso da Soriso tanto che nella memoria degli storici per molto tempo parlare di Soriso voleva dire intendere l’attuale Soriso insieme all’attuale Gargallo.
Tutto ciò fino al 1219 quando, con una convenzione, venne assegnata Soriso Superiore al dominio temporale dei vescovi di Novara e Soriso Inferiore con Gargallo alla Repubblica di Novara. La lotta tra guelfi e ghibellini interessò anche Gargallo e costò al paese la distruzione. In questa occasione venne raso al suolo anche il castello, costruito in difesa dell’abitato, poi ricostruito.
I Gargallesi superstiti non tardarono a ricostruire il borgo che, sotto Ludovico il Moro, divenne feudo nel 1497.
La divisione tra Gargallo e Soriso terminò nel 1494 quando il duca di Milano, bisognoso di denaro, vendette ai gargallatesi e sorrisesi queste terre per 6000 lire, affrancandoli da dati e tasse.
Si ebbe nel 1556, come già ricordato, la proclamazione della Repubblica autonoma di Soriso di cui fece parte ovviamente anche Gargallo.
L’età barocca: il ‘600 e il ‘700
Nel 1636 anche Gargallo andò incontro ad una seconda distruzione, questa volta ad opera dei francesi nella cornice del conflitto franco – spagnolo.
Dopo una faticosa ricostruzione ostacolata anche da una epidemia di peste, la vita di Gargallo trascorse senza eventi degni di nota fino alla prima metà del settecento.
Nel 1735 il paese, terminato il periodo dei feudi e delle signorie, passò sotto il dominio dello Stato piemontese e, in seguito diventò parte del “distretto di Borgomanero” creato da Napoleone.
L’800 e il ‘900
Con l’inizio dell’ottocento i tempi sembrarono maturi per la costituzione del “Comune di Gargallo”. Le cause principali furono: la cattiva convivenza delle due popolazioni di Gargallo e Soriso, la scomodità della strada che portava a Soriso (sede del comune e quindi meta obbligata anche per i gargallesi) e il cimitero condiviso dai due borghi: nel 1816 gli abitanti di Gargallo ottennero da Novara la proclamazione di Comune autonomo.
Ovviamente anche Gargallo risentì dei tumulti rivoluzionari e delle guerre d’indipendenza che interessarono mezza Europa nella prima metà dell’ottocento e vi parteciperò attivamente.
Nel dopoguerra la situazione tornò lentamente alla normalità . La ripresa economica si dovette soprattutto alla produzione di calzature che fece di Gargallo, fino ai giorni nostri, uno dei più importanti centri calzaturieri della zona.
Nell’ultimo decennio questa attività sta, però, lentamente cedendo il posto alle numerose industrie produttrici di rubinetti grazie alle quali si è creata nel paese una vera e propria zona industriale.
Pagina aggiornata il 28/07/2023